Disturbi alimentari a Catania: anoressia, bulimia.

I disordini alimentari, di cui anoressia e bulimia nervosa sono le manifestazioni più note e frequenti, sono diventati nell’ultimo ventennio una vera e propria emergenza di salute mentale per gli effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di adolescenti e giovani adulti. Negli Stati Uniti, le associazioni mediche che si occupano di disordini alimentari non esitano a definirli una vera e propria epidemia che attraversa tutti gli strati sociali e le diverse etnie.

Se non trattati in tempi e con metodi adeguati, i disordini alimentari possono diventare una condizione permanente e nei casi gravi portare alla morte, che solitamente avviene per suicidio o per arresto cardiaco. Secondo la American Psychiatric Association, sono la prima causa di morte per malattia mentale nei paesi occidentali. Uno studio pubblicato sulla rivista inglese The Lancet indica che la ricerca sui trattamenti è molto più avanzata nel caso della bulimia nervosa, dove sono stati svolti più di cinquanta studi e trial e una gestione secondo pratiche basate sull’evidenza è possibile. Minore attenzione, invece, si sarebbe dedicata finora a ricerche sui possibili trattamenti di anoressia nervosa e delle altre forme di disordine alimentare.

Anoressia e bulimia sono malattie complesse, determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in sé che della sua natura psichica. L’obiettivo è quello di portare il paziente, attraverso terapie mirate a modificare i comportamenti e l’attitudine, a adottare soluzioni di gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose per la propria salute e a ristabilire un equilibrato comportamento alimentare. Possono manifestarsi in persone di diverse età, sesso, provenienza sociale, ma sono solitamente più comuni in giovani donne in età compresa tra i 15 e i 25 anni.

Al centro del disordine alimentare, che si manifesta come malattia complessa, risultante dall’interazione di molteplici fattori biologici, genetici, ambientali, sociali, psicologici e psichiatrici, c’è comunque da parte del paziente una ossessiva sopravvalutazione dell’importanza della propria forma fisica, del proprio peso e corpo e una necessità di stabilire un controllo su di esso.  Tra le ragioni che portano allo sviluppo di comportamenti anoressici e bulimici, si evidenziano, oltre a una componente di familiarità (studi transgenerazionali e sui gemelli hanno dimostrato che i disordini alimentari si manifestano con più probabilità tra i parenti di una persona già malata, soprattutto se si tratta della madre), l’influenza negativa da parte di altri componenti familiari e sociali, la sensazione di essere sottoposti a un eccesso di pressione e di aspettativa, o al contrario di essere fortemente trascurati dai propri genitori, il sentirsi oggetto di derisione per la propria forma fisica o di non poter raggiungere i risultati desiderati per problemi di peso e apparenza. Per alcune persone, si tratta di una tendenza autodistruttiva che le porta ad alterare il proprio comportamento alimentare o ad abusare di alcol o droghe.

L’anoressia e la bulimia però possono anche dipendere dal fatto che l’individuo subisca situazioni particolarmente traumatiche, come ad esempio violenze sessuali, drammi familiari, comportamenti abusivi da parte di familiari o di persone esterne, difficoltà ad essere accettati socialmente e nella propria famiglia. Uno dei motivi per cui una ragazza inizia a sottoporsi a una dieta eccessiva è la necessità di corrispondere a un canone estetico che premia la magrezza, anche nei suoi eccessi. Secondo molti psichiatri, infatti, l’attuale propensione a prediligere un modello di bellezza femminile che esalta la magrezza ha conseguenze devastanti sui comportamenti alimentari di molte adolescenti.

Gli effetti dei disordini alimentari sono molto pesanti, sia sotto il profilo fisico che quello psicologico. Dal punto di vista fisico, gli effetti della malnutrizione comportano ulcere intestinali e danni permanenti ai tessuti dell’apparato digerente, disidratazione, danneggiamento di gengive e denti, seri danni cardiaci, al fegato e ai reni, problemi al sistema nervoso, con difficoltà di concentrazione e di memorizzazione, danni al sistema osseo, con accresciuta probabilità di fratture e di osteoporosi, blocco della crescita, emorragie interne, ipotermia e ghiandole ingrossate.
Le  ripercussioni psicologiche, invece, comportano depressione, basso livello di autostima, senso di vergogna e colpa, difficoltà a mantenere relazioni sociali e familiari, sbalzi di umore, tendenza a comportamenti manichei e maniacali, propensione al perfezionismo.

I disordini alimentari comprendono numerose condizioni diverse. Le più note e comuni sono anoressia e bulimia nervosa.

Bulimia

E’ definita bulimia l’ingestione in un determinato periodo di tempo di una grande quantità di cibo a cui fanno da contrappeso una serie di comportamenti compensatori che devono prevenire l’aumento di peso e dei quali l’induzione del vomito è quello maggiormente utilizzato.
Il tipo di cibo assunto durante la crisi bulimia è vario e generalmente comprende cibi dolci, ipercalorici, come gelato o torte, anche se ciò che caratterizza la crisi è soprattutto la quantità di cibi assunta piuttosto che la compulsione verso uno specifico alimento.
Altra nota caratteristica della bulimia è la vergogna provata dal soggetto per le sue abitudini e il tentativo di mangiare da soli in modo da nascondere le errate condotte alimentari. Non di rado essi, quando sono a tavola con gli altri, si alzano per andare in bagno in modo da indursi il vomito.
Questi comportamenti di solito vengono accompagnati da umore disforico che si esplica, da un lato, in stati di tipo depressivo dovuti alla fame intensa a seguito delle restrizioni dietetiche a cui si sottopongono oppure a sentimenti di insoddisfazioni relative alle dimensioni e alla forma del proprio corpo e, dall’altro, nella disforia che accompagna le abbuffate seguita da umore depresso e sensi di autocritica.
La crisi bulimica, inoltre, è accompagnata da una forte perdita di controllo accompagnata da derealizzazione. Il soggetto in preda ad una vera e propria crisi compulsiva non è più in grado di controllare i propri gesti. Non riesce a fermarsi davanti al cibo ed, addirittura, continua a ricercare altri alimenti. Le famiglie molto spesso debbono nascondere quest’ultimo perché svuotato il frigorifero continuano a cercare altro cibo per tutta la casa.
Queste abbuffate alimentari lasciano il soggetto in una profonda depressione legata al vissuto del proprio corpo. Al fine di non aumentare di peso e ridurre gli effetti delle condotte alimentari inappropriate, vengono messi in atto comportamenti compensatori:

autoinduzione del vomito

eccessivo esercizio fisico

uso di farmaci come ormoni tiroidei, lassativi, etc;

uso dei clisteri.

La bulimia è una vera e propria patologia e non un sintomo o una serie di sintomi passeggeri. Si lega in maniera indissolubile al terrore di ingrassare, al desiderio di perdere peso, al livello di insoddisfazione per il proprio aspetto fisico, alla scarsa autostima. Nella maggior parte dei soggetti bulimici è possibile riscontrare, tutte le caratteristiche tipiche dei disturbi bordeline di personalità.

Cura i disturbi alimentari a Catania, Messina, Reggio Calabria, Palermo.

Anoressia

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